Veritas de terra orta est

Veritas de terra orta est. Fondamenti di gnoseologia teologica nell’Adversus Haereses di Ireneo di Lione

Prof. Zeno Carra
Glossa, Milano 2023, XVI-1030 pp.

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Come può l’uomo conoscere Dio, e come effettivamente lo conosce? Il presente saggio mette in luce la gnoseologia teologica fondamentale di Ireneo di Lione. Padre della Chiesa del secolo secondo, egli si confronta con gli gnosticismi a lui coevi, correnti del cristianesimo che fanno di una presunta conoscenza teologica la via con cui una porzione dell’umanità si congiungerebbe al mondo divino superiore da cui crede di scaturire. Intellettualismo platonizzante, elitarismo ecclesiologico e disprezzo per la creazione sensibile sono gli architravi su cui questi cristiani eclettici costruiscono la loro spiegazione totalizzante della realtà ed in cui pensano se stessi in rapporto a Dio. Nella lotta contro questi avversari, per affermare le istanze della fede che i loro impianti sistematici compromettono (l’unicità di Dio creatore; l’incarnazione del Verbo; la salvezza integrale offerta a tutto l’uomo e a tutti gli uomini), Ireneo modula ben altra concezione di “conoscenza di Dio”, in cui storicità ed esperienza del reale sono i tratti salienti. Questo studio mostra l’alterità dell’impianto gnoseologico del Lionese non solo rispetto agli impianti gnostici, in risposta ai quali è modulato, ma anche rispetto alla mentalità platonica da cui gli gnostici – come molte altre teologie cristiane antiche assieme a loro – attingono abbondantemente. Lo studio indaga quindi in ottica sistematica le proposte gnostica ed ireneana, nonché quella del platonismo di età imperiale, milieu culturale in cui per assimilazione o per antitesi le prime due si collocano. Nella prima parte ricostruisce i quadri ontologici in cui la conoscenza teologica viene concepita, nella seconda si focalizza sulle diverse gnoseologie teologiche. Nell’approcciarsi alle testimonianze del secondo secolo attraverso una domanda di teologia fondamentale, il saggio offre al lettore una prospettiva non consueta sul dibattito teologico degli inizi del pensiero cristiano.