Sul corso dei diritti dell’uomo

Grazie alla proposta formativa di Fondazione G. Toniolo e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Verona ho sentito che era il momento di riprendere in mano un percorso iniziato sui banchi di scuola e proseguito durante l’intero mio percorso professionale. Un percorso che ha sempre cercato di considerare l’uomo come centro del mio interesse e luogo privilegiato di riscatto.

I miei studi giuridici applicati negli ultimi anni a garantire e gestire il diritto alla salute in una Azienda Socio Sanitaria sono risultati essere un’ottima cartina di tornasole sull’effettiva applicazione di questi, a tutela della persona umana e della sua dignità sia nel momento della salute che in quello della malattia, in tempo di pace piuttosto che in tempo di guerra.

Se il compito di uno Stato rimane quello di fare rispettare questi diritti, nostro impegno personale rimane quello di pretendere l’applicazione.

Durante il corso di formazione sono riuscito a rafforzare le mie conoscenze su Convenzioni ONU ed in modo particolare sulla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, di cui quest’anno celebriamo i 75 anni, con riferimento alla storia, alla natura e non ultimo alla parte applicativa.

Diritti che spaziano:

– dai diritti civili e politici: come il diritto alla vita, alla libertà di riunione e alla libertà di religione;

– ai diritti economici, sociali e culturali: come il diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione ed alla sicurezza sociale.

– fino ad arrivare ai diritti di «terza generazione»: come il diritto allo sviluppo e a un ambiente sano e pulito.

Mi preme consigliare, per chi non è ancora iscritto, l’ultimo modulo del percorso formativo, che riguarda le sfide dei diritti umani nel nostro “difficile” mondo contemporaneo.

Antonio Morari