La Parola come dialogo

Nel pensiero di Ferdinand Ebner

Prof. Sergio Gaburro
( = Sophia. Episteme. Studi e ricerche 4), Messaggero, Padova 2009, 240 pp.


Contro il rischio di ridurre la parola ad un linguaggio autoreferenziale e convenzionale, il pensatore non accademico Ferdinand Ebner afferma l’urgenza di recuperare la parola nella divinità della sua origine. Poiché Dio creò l’uomo parlandogli la parola umana, essa porta con sé le stimmate di quell’evento e in quanto responsoriale non può che essere una parola timidamente ermeneutica e balbettante, mai fondante e generatrice. L’attingere al nucleo «logico» della parola permette il «dialogico», il risveglio dal sonno dogmatico e lo spazio del dialogo con Dio quale condizione per il dialogo umano, ecclesiale ed ecumenico.

In copertina Albrecht Dürer (1506) – Gesù tra i dottori (Olio su legno di pioppo cm 65 x 80) Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza

La scena ritrae Gesù dodicenne che disputa con i dottori del tempio, mentre i personaggi, a mezza figura, si stagliano quasi ondeggiando sullo sfondo neutro. I volti ostili e inquisitori dei vecchi sapienti, alcuni dei quali maneggiano con presunzione i testi della Legge, circondano la figura di Gesù adolescente che sembra non ascoltarli. Il centro del quadro è occupato dal vortice delle mani che trasferiscono lo svolgimento del dialogo vivace dalla voce al gesto, con le dita tese a toccare in segno di sfida quelle di Gesù.


Sergio Gaburro presbitero della diocesi di Verona, ha conseguito la licenza in teologia con specializzazione in ecumenismo presso l’Istituto san Bernardino di Venezia (2001) e il dottorato in teologia fondamentale presso la Pontificia Università Lateranense (2004). Insegna teologia fondamentale, teologia ecumenica e teologia cristiana delle religioni.