Numero 19
Il corpo, tra interiorità e relazione
Luglio - Dicembre 2004
Abstract e allegati
di Andrea GainoFull Text
Il corpo ha sempre destato l’interesse della riflessione umana: come si presente, come va inteso, che cosa significa, cosa dice dell’ “io” a cui è riferito… La stessa fede cristiana si è caratterizzata per il suo modo singolare di riferirsi al corpo, a partire dall’annuncio che il «Verbo si è fatto carne» (Gv 1,14) e che il risorto è tale nel suo vero corpo. Così la stessa vita cristiana si esplica nella assunzione piena della corporeità, nella quale si vive la propria santificazione, come efficacemente indica la Lettera agli Ebrei «Non hai voluto né sacrifici né offerta, invece mi hai preparato un corpo… Allora ho detto: Ecco io vengo per fare la tua volontà» (Eb 10,5.7), espressione riferita a Cristo, che apre la via nuova della vita cristiana come dono da vivere nella propria corporeità (Rm 12,1-3). Ecco che, a prescindere da retaggi dualistici provenienti da contesti diversi rispetto a quello biblico, nell’economia cristiana il corpo non costituisce un fardello ingombrante ma è esperienza in cui ci riconosciamo persone e che ci consente di vivere la nostra responsabilità. Giovanni Paolo II ha così riassunto il senso cristiano della corporeità affermando che «il Creatore ha assegnato come compito all’uomo il corpo».