La nostra tradizione di Natale
L’istituto superiore di scienze religiose è un ambiente nel quale si respira un clima di comunità, dove si incontrano persone di età e culture diverse accomunate dalla voglia di scoprire cosa si trova all’origine della propria fede. Il Natale, all’interno di questo ambiente, diventa un momento importante per riflettere sulle tradizioni che, come cristiani, portiamo avanti da moltissimo tempo. Molte di queste fanno parte della storia e ci raggiungono tramite i libri o attraverso la voce dei docenti che le trasmettono con grande passione. Altre, invece, nascono dal desiderio di sentirsi una comunità capace di condividere l’attesa e la gioia dell’incontro con il bambin Gesù.
È con questa finalità che un gruppo di studenti, mossi da una bella dose di spirito natalizio, hanno pensato di rispolverare l’usanza di scambiarsi gli auguri di Natale 2023 per fare una festa, qualcosa di umile e allo stesso tempo di speciale con l’obiettivo di riportare “ognuno” ad incontrarsi cuore a cuore.
“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14).
Essendo, questo, un periodo pieno di impegni e di cose a cui pensare, il rischio è quello di vivere alla velocità della luce e perdere così le cose più essenziali. L’Avvento diventa, allora, l’occasione per rallentare, fino quasi a fermarsi, per accorgersi di quanta bellezza ci sta attorno ed essere grati di quello che abbiamo. Ma l’Avvento è anche un tempo che ci chiama a fare spazio, a prepararci per accogliere Dio che, anche quest’anno, viene in mezzo a noi, in mezzo ai nostri banchi per incontrarci e portare nella nostra vita la vera luce. Queste riflessioni sono diventate poi, con l’aiuto della poesia, pensieri scritti su una pallina di cartone, più precisamente pensieri con i quali “ognuno” ha abbellito il nostro personale albero di Natale.
“Ecco, vi annuncio una grande gioia” (Lc 2,10).
E così ci avviciniamo al cuore del messaggio. Un annuncio che fa nascere in noi un bisogno, lo stesso bisogno che provano due genitori nel momento in cui nasce il loro bambino o la loro bambina. La gioia che sentono è talmente grande che non può essere conservata gelosamente, ma genera in loro la necessità di annunciare e di condividere quanto stanno provando. Ecco il motivo della festa, le parole dell’angelo, allora, ci riportano alla gioia della condivisione, ci chiamano a ri-unirci attorno a quel bambino che, nascendo, porta nelle nostre vite la gioia e la speranza.
La festa diventa, allora, l’occasione per condividere un momento conviviale, un momento per mangiare insieme, per ballare fra un brindisi e l’altro, per farci gli auguri e salutarci un poco più sazi e felici. In questo modo, forse nel nostro piccolo, anche noi abbiamo dato vita ad una nuova tradizione di Natale.
A tutto l’istituto va il nostro più caloroso augurio di Buon Natale e felice anno nuovo!