a cura di G. Girardi – G. Bonifacio, Il Segno, Verona 2010.
AcquistaLa fragilità esistenziale dell’uomo, che affonda le sue radici nell’essere, si rivela opportunità particolarmente favorevole per un processo di maturazione (M. Bizzotto).
E la filosofia contemporanea, marcatamente segnata dalla crisi, incrocia qui il ripensamento del volto di Dio propiziato dal pensiero ebraico-cristiano e, con esso, delle categorie di potenza/impotenza, forza/debolezza, pienezza/fragilità (N. Capozza).
Gesù stesso ha condiviso questa dimensione della nostra esistenza «in ogni cosa… escluso il peccato», aprendo una prospettiva di sensata speranza per il credente, che ancora sperimenta la propria debolezza e fragilità mentre attinge alla risorsa dello Spirito (G. Girardi).
Così la fragilità si presenta come condizione dell’esistenza umana e, ad un tempo, categoria spirituale, in quanto luogo di maturazione e di testimonianza della gratuità e fedeltà dell’amore (G. Laiti).
Allargando lo sguardo oltre l’ambiente ecclesiale, l’attenzione si porta sulla condizione di fragilità che interessa oggi le giovani generazioni e che interpella il mondo adulto, con le sue contraddizioni, impegnandolo a tener desta una speranza plausibile nell’educare ad una fragilità responsabile (E. Zanoletti).
Sempre nell’ottica della speranza è possibile affrontare un fenomeno frequentemente osservato, il bullismo, analizzandone le cause e le motivazioni, e favorendo l’acquisizione di uno stile relazionale “assertivo” che porta a ridurre il numero di comportamenti inadeguati per lasciare spazio a quelli costruttivi (M. Pagiato).